Uberto Marchesi: “Pechino Express un mosaico di culture”

Intervista a Uberto Marchesi, primo eliminato di Pechino Express 3

Uberto Marchesi e Sofia Odescalchi, la coppia de I Benestanti, sono stati i primi a lasciare Pechino Express 3 dopo soltanto due tappe di viaggio. Nella puntata di lunedì 8 settembre, infatti, I Coreografi hanno preferito nominare loro per evitare che Le immigrate Romina e Mariana venissero eliminate.

Un’avventura terminata troppo presto, che senz’altro ha lasciato l’amaro in bocca, stando a quanto traspare dalle parole di Uberto che ci ha raccontato cosa ha apprezzato di più della sua (se pur breve) avventura ai confini dell’Asia.

“Uberto è un ragazzo molto sicuro di sé, giovane e bello, arrogante, elegante e ricco”. Ti ritrovi nella descrizione che Costantino della Gherardesca ha dato di te?

Effettivamente, più o meno, la descrizione azzecca. Giovane sicuramente non è discutibile come aggettivo, bello dipende dai gusti (e non so se prenderlo come un complimento), arrogante dipende dai punti di vista, elegante mi sento di poterlo ratificare e per quanto riguarda la ricchezza, oltre ad essere un concetto relativo, ammetto di non stare male.
Anche se, in realtà, la parola ricco, oltre a farmi pensare ai veri ricchi arabi e russi, non credo sia il sostantivo più adatto a me, soprattutto perchè non ho contribuito, per ora, a questa situazione. Sicuramente ci sono molti altri aggettivi che si sarebbero potuti usare ma ammetto che Costa ha colto la mia persona particolarmente bene.

Come è stato gareggiare con Sofia Odescalchi? La conoscevi già bene prima della vostra esperienza di viaggio in Pechino Express?

Ci conoscevamo già da anni, sicuramente in situazioni ben diverse tra feste o vacanze al mare, ma ammetto che non è stato per nulla complicata la convivenza e l’abituarsi ai ritmi incessanti del reality. Era una novità per entrambi quindi in due ci siamo osservati per capire come comportarci e sono sicuro che se fosse continuata l’avventura saremmo riusciti a farvi divertire non poco.

Effettivamente il giorno dopo l’eliminazione, abbastanza demoralizzati, siamo scesi dal volo di ritorno a Bangkok per continuare la nostra avventura che, con o senza telecamere, è stata bellissima. Non saprei se con altri compagni sarebbe stato diverso ma sicuramente con Sofi è andata benissimo; chissà cosa pensa lei, questa è la vera domanda!

UBERTO: LA CELENTANO COME TRA I BANCHI DI AMICI

In una tua recente intervista ti sei definito “uno dei 7 miliardi di abitanti di questo mondo” con il preciso obiettivo di conoscere “gli altri 6.999.999 abitanti di questo mondo”.

Purtroppo, però, la vostra avventura è terminata prima del previsto. Potendo tornare indietro cosa cambieresti?

Sicuramente l’avventura televisiva è finita prima dello sperato, ma per fortuna per conoscere nuova gente non servono né telecamere, né reality show.
Il rapporto con le popolazioni locali era incredibile ovunque proprio per la diversità di noi abitanti del mondo. Dall’aeroporto di Bangkok alle palafitte di Paw Kae non ho mai smesso di guardare ed incuriosirmi delle facce che mi passavano attorno sia che fossero capitalisti cinesi pronti a costruire una nuova autostrada in Birmania sia che vendessero cappelli di bamboo a bordo strada, è un mosaico di persone che, belle o meno, hanno sempre qualcosa da insegnare.

Per quanto riguarda il programma se potessi tornare a quel maledetto incrocio di Pindaya in cui ho perso la retta via semplicemente cambierei rotta e continuerei a chiedere passaggi sperando di arrivare alla fine un po’ meglio di come è andata!

Non è un segreto che, durante le prime due tappe, siete risultati invisi a molti degli altri concorrenti. Alessandra Celentano, nel nominarvi, ha detto che non ha gradito il vostro modo di gareggiare.

Cosa pensi a tal proposito? Avete effettivamente sbagliato atteggiamento?

Mi spiace molto per mia mamma che dopo vent’anni di colloqui con i professori ancora una volta si è sentita dire: ci dispiace per i comportamenti di Uberto.

Ma credo che in quella situazione Alessandra si sia sentita più tra i banchi di Amici che in una sana competizione; d’altra parte aveva lei il coltello dalla parte del manico, e forse proprio per questo mi sono sembrate ridicole le giustificazioni alla nostra eliminazione. D’altronde, come ha detto lei, è una cinquantenne, avrà sicuramente esperienza, maturità e motivazioni per essersi comportata così.

Qual è stato il ricordo più bello della tua esperienza in Pechino Express 3?

Potrà sembrare un clichè, e forse lo è, ma i momenti più belli erano sicuramente quelli a telecamere spente, in cui le famiglie si mostravano senza timore e potevano trasmetterti l’atmosfera che si viveva in quei contesti in cui, anche essendoci pochissime cose, non ci è mai mancato nulla.

Inoltre aver qualcuno con cui condividere queste emozioni, Sofia, mi ha dato la possibilità di apprezzarle ancora di più, poterne parlare e vedere i diversi effetti che esse avevano su di noi.

Un momento bellissimo: sicuramente il sorpasso saltando dal camion lo rifarei a costo di essere eliminato altre cento volte!

Lascia un commento