Tra le otto coppie in gara nella nuova edizione di Pechino Express, spiccano i volti semisconosciuti de Le cattive, ovvero Alessandra Angeli, aka Angelina e Antonella Ventura. “Una è una make up artist l’altra è una sposa calabrese molto inserita nella realtà sempre funky di quella terra”, dice di loro il conduttore Costantino della Gherardesca.
Nel doppio appuntamento del 7 e dell’8 settembre, senz’altro, avremo modo di approfondire la loro conoscenza. Nell’attesa della messa in onda della prima puntata, abbiamo incontrato Alessandra per sapere qualcosa in più della loro coppia un po’ atipica.
Alessandra, tu e Antonella Ventura sarete Le Cattive della terza edizione di Pechino Express. Cosa dovremo aspettarci? Perfidia allo stato puro?
Innanzitutto dovrete seguire il programma. Ma, in sintesi, aspettatevi del cinico disincanto.
Costantino della Gherardesca ha detto di te: “È una professionista, una truccatrice che lavora nella moda […] bisogna uscire da quel cliché di chi pensa a un transessuale come qualcuno che balla sui carri, nei villaggi”. In effetti, il tabù dei trans nei talent show (pensiamo per esempio a Lea T. di Ballando con le stelle) è ormai superato. Cosa pensi in proposito?
[sociallocker]Costantino dice il giusto riguardo le persone transessuali e certi clichè, lui ha sempre lottato contro le discriminazioni mettendoci la faccia e per questo ha pagato restando, ingiustamente, relegato ai margini dei palinsesti per anni, per fortuna le cose cambiano.
Per quanto mi riguarda penso che nel 2014 dovrebbe essere tabù valutare le persone in base ad identità di genere ed orientamento sessuale, sono dettagli, anche se mi rendo conto di quanto interesse destino ancora nel pubblico. Nel programma non si accenna mai alla mia dimensione sessuale e di questo sono grata alla rete ed ai dirigenti Di Iorio e Teodoli ed anche a Magnolia, una scelta progressista e moderna, un messaggio forte e chiaro.
ANGELINA: IO E ANTONELLA “GIANNA E PINOTTO”
È stato detto e ridetto che il feeling con il proprio compagno d’avventura è decisivo. Prima di partire avevi già avuto modo di conoscere Antonella di persona?
Sì, il feeling con il proprio compagno di squadra è fondamentale, io ed Antonella ci siamo conosciute a Roma anni fa, eravamo dirimpettaie, entrambe lontane dalle nostre città, ci ha legate il fatto di provenire da due città per certi versi non facili come Verona e Reggio Calabria. Siamo diversissime ma insieme ridiamo molto.
Come ti stai preparando per questa grande avventura?
Mi sono sottoposta ad un training impegnativo fatto di lunghe biciclettate, a Milano mi muovo spesso in bici, ed alternando ore di step ad ore di tapis roulant. Per superare la paura degli aracnidi ho guardato un sacco di documentari sui ragni, una volta in loco scoprirò se ha funzionato oppure no.
Hai seguito le due edizioni passate di Pechino Express? Quali pensi potrebbero essere le difficoltà maggiori che potreste incontrare, tu e Antonella, nel vostro percorso?
Sì, seguo Pechino Express dalla prima edizione, è uno dei miei programmi preferiti e sono entusiasta di farne parte. Sono anche conscia che io ed Antonella formiamo la coppia fisicamente più singolare ed anomala, siamo delle Gianna e Pinotto, ma di sicuro compensiamo con la grinta e lo spirito di sopravvivenza che sviluppa chi è nato e cresciuto in ambiente ostile.
Abbiamo anche ipotizzato quali potrebbero essere gli ostacoli più difficili da superare e siamo arrivate alla conclusione che lo scopriremo solo una volta in gara.[/sociallocker]
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