The Apprentice, Fulvio Cugno: “Alice precisa e affidabile”

Intervista a Fulvio Cugno, concorrente di The Apprentice 2.

E’ passata poco meno di una settimana dalla proclamazione del vincitore di The Apprentice 2: si tratta di Alice Maffezzoli, 29enne, che ha saputo convincere e farsi apprezzare – meglio di chiunque altro – dal Boss Flavio Briatore.
Abbiamo intervistato Fulvio Cugno, classe 1983 (qui la scheda ufficiale del concorrente), eliminato nella prima puntata del talent. Un’eliminazione che, come potete immaginare, ha lasciato l’amaro in bocca.

Cosa ti ha regalato questa – se pur breve – esperienza a The Apprentice?

L’esperienza a The Apprentice mi ha insegnato qualcosa in più su come vengo percepito dalla gente con cui ho a che fare. Osservarmi dall’esterno in un contesto lavorativo, infatti, mi ha aiutato a perfezionare il mio atteggiamento in ambito professionale: ad esempio, utilizzare un linguaggio specifico a seconda della persona che ho di fronte e del contesto.
Inoltre l’eliminazione “prematura” mi ha dato una ulteriore spinta motivazionale, per dimostrare ciò che valgo nel mondo reale (proseguendo di fatto un percorso iniziato 3 anni fa con più rabbia professionale). Un Grazie al Boss per questo.

FULVIO CUGNO: LA PRIMA PROVA UNA MISSION IMPOSSIBLE

Secondo te perché il Boss non ti ha portato in finale?

La prima sfida era evidentemente impari: una prova di vendita uomini contro donne ad un evento con utenza prevalentemente maschile (il GP d’Italia a Monza). Se a questo aggiungiamo il fatto che la strategia delle donne sin dall’inizio è stata quella del ribasso e della svendita (con uno smodato utilizzo della parola “gratis”) la missione si può etichettare come impossibile.
Ho provato a non abbassare i prezzi contrapponendo altre strategie e promozioni, ma alla fine, avendole di fronte, le opzioni erano solo 2: o seguirle nel bagno di sangue, come ho detto, o chiudere baracca e burattini.
Una delle regole del Boss è “il libro delle scuse non ha più pagine”, quindi non ho usato queste motivazioni in boardroom. Sembrerebbe invece che l’utilizzo della parola inglese “pricing” (che per altro è per me di uso quotidiano) mi sia valso il titolo di “teorico”, un’altra, forse la principale, delle cause della mia eliminazione.

Cosa ti è mancato rispetto ad altri concorrenti?

I concorrenti hanno tutti profili molto diversi tra loro, difficile quindi dire cosa mi sia mancato. In Italia The Apprentice riflette a pieno il nostro spirito: “l’affannosa ricerca di un posto di lavoro”, io al contrario, il posto di lavoro me lo sono creato dal nulla, forse anche per questa differenza rispetto agli altri candidati, non avrei mai potuto ambire alla vittoria.

Rifaresti quest’avventura e, se sì, cosa cambieresti del tuo modo di agire?

Assolutamente sì. Se potessi tornare indietro mi riproporrei team leader della prima prova, conscio dell’alta probabilità di eliminazione, con l’unica differenza di mantenere i prezzi concorrenziali con i venditori che praticano da anni questo mestiere (quindi non inseguire le donne nella battaglia dei prezzi).
Ovviamente perderei la prova, ma almeno di fronte al Boss avrei la possibilità di ricordare che la prima regola di The Apprentice è “questo non è un gioco”, e che io mi sono comportato in maniera tale. Pertanto, se ritenesse perdente il mio team, gli eviterei anche l’imbarazzo della scelta dell’eliminazione, e probabilmente me ne andrei volontariamente poichè con tutti i miei progetti, non ho tempo da perdere dietro ad un gioco.

La finale è stata molto combattuta ed entrambi i concorrenti hanno commesso molti errori. Chi, secondo te, meritava di vincere?

Muhannad e Alice possiedono due professionalità e due personalità molto distinte, quindi l’ago della bilancia è andato a favore di Alice forse perché possedeva quelle caratteristiche richieste dal ruolo in cui sarà impiegata.
Anche il fatto di essere donna probabilmente, in un momento in cui si parla moltissimo di donne e lavoro, quote rosa, ecc. potrebbe essere stato a mio avviso un modestissimo punto a favore.
Ad ogni modo, Alice è una persona stupenda: preparata, precisa, affidabile, di bell’aspetto e soprattutto, possiede una semplicità e un’umiltà che le faranno fare moltissima strada nella vita. Complimenti comunque ad entrambi, meritavano senza dubbio più di tutti la finale!

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