Il proibizionismo al gioco d’azzardo esiste ancora

Forse gli abitanti dell’Alto Adige, e quelli più specificatamente della città di Bolzano, dovranno arrendersi all’evidenza che tutto il proibizionismo che hanno messo in atto nei confronti del gioco sta ottenendo un risultato “catastrofico” visto che i distributori di totem ed i siti per giocare gratis alla roulette in quella provincia stanno facendo affari d’oro “fregandosene” altamente delle disposizioni del Legislatore a statuto speciale che governa quel territorio.

Certamente con i totem, una ricarica di cellulare apre un mondo intero, quello dei casinò online che offre piattaforme che consentono di giocare senza limiti di puntate e con varietà di scelta infinita. Azzerato così, a Bolzano, in Alto Adige, come in Liguria od in Lombardia il mondo del gioco d’azzardo legale, subentrerà l’ideologia che non è più lo Stato che rovina le famiglie o le persone “particolarmente sensibili ed influenzabili”, ma diventerà una libera scelta di ciascuno avvicinarsi alla rete illegale… così il nostro Esecutivo dovrà rendere conto solo di “quello che propone” a mezzo dei “propri” Casinò (quelli tricolore per intenderci).

A quel punto, non essendoci più “l’azzardo”, essendo stato “proibito”, non esisterà più il “male di tutti i mali”, così come non esisteranno più le apparecchiature da intrattenimento dalle quali derivava tutto il malessere sociale di questo decennio e, sopratutto, lo Stato non dovrà più prevenire, curare ed assistere quei personaggi che “vogliono ugualmente divertirsi con il gioco” dato che continueranno a giocare con una rete che “non dipende dallo Stato” e, quindi, “chi è causa del suo mal, pianga sè stesso”… ma non a spese dello Stato.

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