Fabrizio Corona, ritenta il suicidio con una biro

Può sembrare paradossale ma é davvero così non avendo mezzi a disposizione per ‘farsi del male ‘ essendo ricoverato presso l’ospedale di Niguarda nel reparto di Psichiatria, ha deciso di effettuare un nuovo gesto autolesionista colpendosi nuovamente le vene già recise nei giorni scorsi, proprio con una penna biro. Ricordiamo che dal precedente tentativo di suicidio sono passati pochi giorni ed all’ex re del paparazzi sono stati dati 16 punti di sutura, dunque la ferita é ancora fresca e agire su di essa viene certamente più facile per chi come Corona continua ad avere intenzioni autolesionistiche.

Purtroppo Corona ha anche intrapreso lo sciopero della fame e della sete ed il suo avvocato si dice seriamente preoccupato, così come i medici che hanno detto di non essere affatto sereni per le sue condizioni di salute. I dettagli sugli ultimi avvenimenti.

Fabrizio Corona: tenta nuovamente il suicidio con una penna biro, perché?

Cristina Morrone, che fa parte del pool difensivo di Corona, ha raccontato gli ultimi fatti, nella mattinata del 15 l’imprenditore ha effettuato un nuovo gesto autolesionistico: “questa volta utilizzando una biro con cui si é colpito di nuovo alle vene delle braccia”.

Nella nota diffusa dall’ospedale per far comprendere le condizione di salute ai fan che hanno chiesto la liberazione di Corona, ben 54 mila hanno già firmato la petizione per chiederne la libertà, si legge: “L’avvocato Morrone ha trovato Fabrizio Corona in condizioni psicofisiche debilitate e preoccupanti, decisamente peggiori ai giorni scorsi. La situazione verrà ovviamente monitorate, ma non possiamo nascondere la nostra angoscia”

Fabrizio Corona e lo sciopero della fame e della seta: contro chi protesta?

La situazione fisica di Corona peggiora anche perché in aperta protesta con la decisione del tribunale di Sorveglianza di Milano che ha optato per il suo ritorno in carcere privandolo dei domiciliari, avrebbe intrapreso uno sciopero della fame e della sete ad oltranza.

Stando a quanto ha detto il suo avvocato Ivano Chiesa, Fabrizio avrebbe chiesto di uscire dalla giurisdizione del tribunale di Sorveglianza di Milano in quanto vi sarebbe ‘un evidente pregiudizio nei suoi confronti’.

Chiesa si dice altresì preoccupato dalla caparbietà del suo assistito in quanto, dice, che non demorderà facilmente fino a quando non raggiungerà il suo obiettivo, probabile che prosegua ad oltranza. Infatti dice: “Non lo piegheranno, se lui ritiene di aver subito un’ingiustizia é capace di lasciarsi morire“.

Vi terremo aggiornati, nella speranza che Giovanna Di Rosa, presidente dell’istituto, che Corona vuole incontrare affinché vengano riletti gli atti del fascicolo, decida di fissare con lui un incontro quanto prima.