Pubblicità sul gioco: Chi la vuole e chi no

Anche sul tema della pubblicità al gioco nelle tv gratis ci sono due schieramenti ben definiti: coloro che la vogliono completamente eliminare e coloro che la vorrebbero regolamentare. Ma questo succede nel mondo del gioco per tutte le argomentazioni che lo riguardano, così come per le apparecchiature da intrattenimento: le “famigerate macchinette” sono “diavolo” od “acqua santa”?

Si prenda in esame, quindi, la pubblicità: Bologna come Roma ne hanno vietato l’affissione completamente in tutta la città. La decisione di Bologna segue di un paio di mesi il question time da parte del Consigliere Salsi contro la pubblicità di una sala slot nelle vicinanze di un oratorio al quale l’Assessore Monti aveva risposto di “non poter impedire affissioni di questo tipo, salvo che non rivestano ipotesi di reato”. Ora c’è una sorta di “dietrofront”, visto che sono stati stilati accordi con società di gestione del trasporto pubblico locale, cooperative e società di gestione di taxi che hanno preso l’impegno di non apporre alcun messaggio pubblicitario relativo a centri scommesse, sale slot e Vlt, oppure messaggi riconducibili al gioco d’azzardo per prevenire il fenomeno del gioco patologico. Tutto questo vale per chi non vuole alcun tipo di pubblicità.

C’è l’altra voce, forse fuori dal coro direbbero i benpensanti, che non la vuole eliminare, ma la vuole regolamentare saggiamente in modo che ai cittadini arrivi il messaggio del gioco-divertimento lecito e lo allontani e lo metta in guardia dall’illegalità. Senza alcuna forma di pubblicità sul gioco non si avrebbe più la possibilità di capire né di scegliere.

Lascia un commento